La Haven, varata in origine con il nome di Amoco Milford Haven e successivamente ribattezzata in Haven, era una superpetroliera VLCC (Very Large Crude Carrier), ossia una nave cisterna di grandissime dimensioni adibita al trasporto di greggio, da 232.166 tonnellate di portata lorda, 344 metri di lunghezza fuori tutto e 52 metri di larghezza. La petroliera era munita di 3 cisterne centrali e 10 cisterne laterali. Tra le cisterne del carico centrali era inserita la cisterna che serviva per l’acqua di zavorra necessaria a bilanciare il carico di greggio.
Costruita nei cantieri Asterillos Espanoles di Cadice (Spagna) e consegnata nel 1973 alla Amoco di Chicago batteva bandiera liberiana. Nel 1985 fu venduta alla Haven Maritime Corporation di Monrovia e fu immatricolata sotto bandiera cipriota con il nome di Haven.
Nel marzo del 1988 fu colpita, al largo di Dubai, da un missile lanciato da una motovedetta iraniana, riportando gravissimi danni al fasciame dei fianchi e del fondo, al ponte di coperta, alla sovrastruttura poppiera ed al motore di propulsione.
Dopo il completamento dei lavori di riparazione, la nave, ripartita a pieno carico il 10 gennaio 1991, fece rotta verso l’Europa attrraverso il Capo di Buona Speranza. Giunse a Genova l’8 marzo 1991 e rimase ancorata in rada sino al 7 aprile.
Dal 7 al 9 aprile 1991 la Haven si ormeggiò alla piattaforma del Porto Petroli di Genova per una discarica parziale del greggio, per tornare poi in rada.
L’11 aprile 1991, intorno alle 12:40, a bordo della VLCC “Haven” che si trovava alla fonda a 4 miglia dal Porto Petroli di Genova Multedo, durante le operazioni di bilanciamento del carico effettuato tramite il travaso di greggio dalle cisterne laterali alla cisterna a centro nave si verificò un’esplosione che fece saltare una parte del ponte di coperta in corrispondenza della zona prodiera.
Normativa per immersioni su Haven (C.P di Genova)
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